Una persona singolare con cui ebbi modo di scambiare una chiacchiera a Haworth durante il mio soggiorno del 2007 fu l’allora parroco del paese, colui che è preposto alla cura dei fedeli che numerosi affollano la bella chiesetta protestante di St. Michael and All Angels ove tutta la famiglia Brontë riposa fatta eccezione per Anne, che è invece sepolta a Scarborough.
Il fatto singolare è che si trattava di un parroco donna di nome Jenny Savage, persona alta e snella dai capelli bianchi, splendidamente coadiuvata nelle sue mansioni ecclesiastiche dal simpatico marito onnipresente in chiesa. Con lei ebbi modo di scambiare alcune idee durante il sontuoso festino annuale che domenica 8 luglio seguì la celebrazione della Messa serale e nella quale si era esibito un coro proveniente da un paesino limitrofo. Ne riporto le parole:
-
Reverendo, certamente lei vive a Haworth ma da quanto tempo?
Non reverendo, ma Jenny, mi chiami così, ormai qui sono Jenny per tutti. Si, vivo a Haworth da otto anni e sono stata dapprima curato del precedente parroco Mr Slater e poi, dopo che lui si è trasferito altrove, ho preso il suo posto.
-
Quali sono le sue mansioni qui?
Come ha visto, mi occupo delle due Messe domenicali, per le quali preparo sermoni brevi, compendiosi ma soprattutto istruttivi, e celebro matrimoni e funerali. Faccio tutto da sola, non avendo attualmente un curato ma posso contare sul validissimo aiuto di mio marito che, ormai in pensione, trascorre con me in chiesa tutto il suo tempo libero.
-
Da quanto tempo si dedica alla Chiesa e come si diventa parroci in Gran Bretagna?
Porto l’abito religioso solo da quando sono venuta ad abitare a Haworth. Prima ero un’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria. Ad un certo punto ho pensato che quel tipo di lavoro non mi piaceva più e ne ho cercato un altro. Ho superato dei tests e, in breve, mi hanno assegnato qui ad Haworth come curato, dove poi sono diventata parroco, come ho già detto.
-
Ha figli?
Si, quattro, il maggiore era il capo-corista che ha visto poc’anzi, la più piccola vive ancora a casa con me e mio marito.
A questo punto salutai la mia interlocutrice, richiesta dai suoi parrocchiani che la invitavano a mangiare e bere con loro.
Prof. Maddalena De Leo, Rappresentante Italiana della Brontë Society