Tutti i visitatori della chiesa di St. Michael and All Angels a Haworth sanno che nell’ angolo a destra poco distante dall’ altare c’è sul pavimento una dorata targa in ottone con incisi i nomi e le date di nascita e di morte di Charlotte ed Emily Brontë. Spesso in quell’ angolo si trovano dei fiori, mazzolini d’erica e oggigiorno anche bigliettini di ammiratori provenienti da tutte le parti del mondo perché le due grandi autrici inglesi sono sepolte proprio in quel punto nella volta al di sotto del pavimento della chiesa.
Ben pochi visitatori e appassionati brontëani sono però a conoscenza della storia di quella targa che, sebbene appaia moderna e quasi recente in quanto sempre così lucida, in realtà non lo è affatto. Fu infatti donata alla chiesa di Haworth nel 1882 da un ricco londinese, Sydney Biddell, poco dopo la sua ricostruzione ordinata dal reverendo Wade, il successore di Patrick Brontë.
Di Biddell si conosce ben poco se non che fosse un grande estimatore del genio delle Brontë. Dopo un suo primo soggiorno a Haworth nel 1879, anno in cui la vecchia chiesa ove il reverendo Patrick aveva predicato per anni stava per essere demolita con grande disappunto degli abitanti del villaggio, Sydney Biddell decise di perpetuare il ricordo delle autrici che lì erano sepolte facendo erigere un monumento in loro onore che potesse rimanere per le generazioni future.
Dopo essersi messo in contatto con Ellen Nussey, l’amica carissima di Charlotte ancora vivente, e averne ricevuto la sua entusiastica approvazione, il ricco londinese non riuscì però nel suo intento perché ostacolato dal reverendo Wade e dal marito di Charlotte, Arthur Bell Nicholls, trasferitosi ormai in Irlanda del Nord. Dové accontentarsi purtroppo di finanziare solo una targa in ottone, invocando invano anche solo per la sua installazione l’appoggio dell’editore George Smith, ormai dimentico di colei che quattro decenni prima aveva dato lustro alla sua casa editrice ben poco conosciuta sino al 1847.
La targa commemorativa ideata e commissionata da Sydney Biddell è ancora lì dopo più di centotrent’anni, splendida e rimirata con amore da tutti i visitatori della piccola chiesa di Haworth. Non c’è quindi che da ringraziare e ricordare il nome di quell’uomo intraprendente che volle lasciare per i secoli avvenire un così efficace ricordo del suo amore per le Brontë.
Maddalena De Leo
Sapevi che Maddalena De Leo è la rappresentante italiana della Brontë Society? Se questo articolo sulla chiesa di Haworth ti ha interessato, e sei a caccia di altre curiosità sulle Brontë, allora dovresti leggere anche i suoi Le Brontë e l’uso del corsetto e Come mangiavano le sorelle Brontë?.