Pensando alle sorelle Brontë vengono subito in mente le ampie distese di erba che ricoprono la brughiera rocciosa. É per questo che si resta un po’ stupiti nello scoprire che a una di loro, Anne Brontë, è associabile invece anche un altro tipo di paesaggio: il mare.

La madre dei Brontë era originaria della Cornovaglia e sembra ci fossero legami con i pirati da quel lato della famiglia. Dunque forse il mare era già nascosto da qualche parte dentro Anne, prima ancora che diventasse il suo luogo più amato e fonte di ispirazione per le sue opere. La prima volta in cui l’autrice vide le vaste spiagge del nord dello Yorkshire fu nel 1840, quando lavorando come governante presso la famiglia Robinson, trascorreva alcuni mesi d’estate nella località marittima di Scarborough.

Scarborough è, oggi come al tempo, una cittadina inglese famosa per la presenza di acque termali i cui benefici hanno attirato nei secoli un vastissimo numero di turisti. Soprattutto in epoca vittoriana era uno dei luoghi di vacanza più celebri nel Regno Unito, destinazione molto ambita dai più abbienti per gli attesissimi eventi sociali e la mondanità. Fu dunque grazie ai Robinson che Anne si trovò a soggiornarvi regolarmente tra il 1840 e il 1845. Durante queste lunghe visite alloggiavano preso i Wood’s Lodgings, un complesso di appartamenti per vacanze nei quali la Brontë trascorse anche i suoi ultimi giorni con Charlotte ed Ellen Nussey. E fu proprio al termine di quell’ultimo triste viaggio nel 1849, che Anne morì e venne sepolta lungo le coste di quel mare freddo che aveva tanto amato.

Il Gran Scarborough Hotel

Durante le nostre ricerche sui passi di Anne Brontë, forse per caso o forse per volere del destino, ci siamo trovate a soggiornare proprio lì dove trascorse quei mesi felici e spensierati con i Robinson, e dove passò le sue ultime ore con Charlotte. Abbiamo dormito esattamente dove un tempo sorgevano i Wood’s Lodgings, sopra la grande scogliera, nel punto in cui oggi si erige il Grand Scarborough HotelÉ un hotel maestoso, costruito nel 1836 quando la città aveva appena iniziato a sfruttare il suo grande potenziale turistico. Si trattò di un enorme investimento che ammontava all’equivalente di quelle che oggi sarebbero decine di milioni di sterline. Con i suoi dodici piani e più di trecento stanze, l’hotel era al tempo la struttura in mattoni più grande d’Europa. Divenne presto fonte d’orgoglio per gli inglesi, e tra i suoi più celebri ospiti vantava reali e personaggi del calibro di Winston Churchill. La lunga vita dell’hotel lo ha reso testimone per più di duecento anni di alti e bassi: venne bombardato e ricostruito durante le guerre mondiali, ha cambiato più volte gestione nei secoli, ma nonostante la città sia molto cambiata nel tempo resta un importante punto di riferimento, e continua  ad ospitare turisti e appassionati bronteani da tutto il mondo. Una placca blu sul muro vicino all’entrata, ricorda la morte di Anne Brontë proprio in quel luogo quasi fiabesco che si affaccia sul mare.

Pur avendo soggiornato al Grand Scarborough per qualche tempo, ci siamo accorte della placca vicino l’entrata principale solo sul punto di partire. Il nostro viaggio sarebbe dovuto andare in modo diverso, avremmo dovuto trascorrere le notti altrove e non conoscevamo la storia dei Wood’s Lodgings. Eppure una serie di sfortunati eventi ha mandato i nostri piani all’aria rimescolando tutte le carte e portandoci casualmente sulla strada giusta nella ricerca di Anne. Quel viaggio è stato particolarmente ricco di avvenimenti curiosi e ad oggi ci chiediamo ancora se si sia trattato di una semplice coincidenza, ma ci piace davvero molto credere di no.

Selene

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