Il 19 dicembre del 1848 moriva Emily Jane Brontë. Oggi ci piacerebbe ricordarla con alcune delle sue poesie più belle. L’autrice di Cime Tempestose infatti non ci ha lasciato in eredità soltanto il suo celebre romanzo, capolavoro della letteratura inglese. Ecco allora alcune delle sue poesie più belle per celebrarla in questo giorno dedicato a lei.
Le poesie più belle di Emily Brontë
Emily era una persona sicuramente schiva e riservata. Aveva un forte legame con i membri della sua famiglia ed era particolarmente affezionata ai fratelli, ma per il resto le sue relazioni sociali erano molto superficiali e rade.
Il suo spirito libero e la sua sensibilità la portavano spesso a entrare in contatto con tutti gli elementi della natura, di cui apprezzava e esaltava gli aspetti più violenti e scatenati. Durante le sue lunghe e solitarie passeggiate nella brughiera assaporava ogni singolo istante. Si soffermava a godere della luce e delle ombre, dei dettagli rivelati dall’erba che ondulava nel vento. Come lo sappiamo? Perché ce lo racconta, a modo suo, nelle poesie che ci ha lasciato.
Poems by Currer, Ellis and Acton Bell
Il tuono, il vento, la tempesta, sono elementi che ritroviamo spesso nei suoi versi. Le poesie di Emily sono state pubblicate nella raccolta Poems by Currer, Ellis, and Acton Bell edita nel 1846 dalla Aylott and Jones. Si tratta di un lavoro editoriale fortemente voluto da Charlotte, che riuscì a convincere le sorelle Emily e Anne a pubblicare i versi di tutte e tre sotto pseudonimo. Fu un fallimento: pensate che nel primo anno dalla pubblicazione quella raccolta vendette soltanto due copie.
Eppure nei secoli la poesia e la narrativa di Emily Brontë vennero rivalutate e oggi questa autrice è considerata tra le più grandi della letteratura mondiale.
Abbiamo selezionato tre delle nostre poesie preferite di Emily e per celebrarla oggi ve le proponiamo nella traduzione italiana di Ginevra Bompiani della raccolta 33 poesie edita da Nottetempo.
Il nostro consiglio però è quello di leggerle anche in inglese, per assaporare appieno il ritmo e la scelta delle parole e per sentirci più vicini, molto più vicini, a Emily. (Se volete le trovate qui, nella versione inglese di questo articolo.)
Emily Brontë: tre poesie
La notte intorno a me si oscura
La notte intorno a me si oscura,
i venti soffiano con gelido furore
ma un sortilegio mi ha cinto di catene
e io non posso, io non posso andare.
Gli alberi smisurati inclinano
i rami spogli carichi di neve,
la tempesta discende a precipizio
e io non posso andare.
Nuvole sopra nuvole nei cieli,
deserti oltre deserti sulla terra;
ma non vi è orrore che mi possa muovere;
io non voglio, io non posso andare.
Sono felice quando più lontana
Sono felice quando più lontana
sospingo la mia anima dalla casa di argilla
nella notte spazzata dal vento e dalla luna,
e per mondi di luce l’occhio vagabonda-
Quando io non sono e nessuno accanto-
né terra né mare né cieli puliti-
ma solo spirito che erra nell’aperto
e percorre l’immenso, l’infinito.
Sera, perché la tua luce è così triste
Sera, perché la tua luce è così triste?
l’ ultimo raggio così freddo?
Ssst; noi sorridiamo con la stessa allegria,
ma il tuo cuore sta diventando vecchio
Serena
Quali sono le vostre poesie preferite di Emily? Se volete sapere di più sulla sua vita e sulle sue opere, dal nostro lavoro di ricerca nei luoghi bronteani e dal blog è nato un libro che racconta di questa autrice e del suo romanzo. Vi consigliamo di leggere Curiosità e un estratto di E Sognai di Cime Tempestose, il nostro libro.