Il nome Haworth deriva dall’antico inglese (Old English), nella quale lingua significava ‘fattoria circondata da una siepe’ poiché normalmente a quel tempo le fattorie erano recintate. Il villaggio non viene menzionato comunque nel Domesday Book [1].
La ferrovia a Haworth, cioè quella che ancora oggi vediamo con la caratteristica locomotiva a vapore, fu costruita nel 1857. Prima di allora dal 1815 esisteva un collegamento giornaliero da Manchester per Keighley il cui tempo di percorrenza era di cinque ore. Si chiamava ‘The Enterprise’.
Prima che i telai fossero eliminati, a Haworth ne esistevano più di mille e l’attività tessile era la forma di lavoro più diffusa nel villaggio. L’ultimo telaio è stato visibile sino ai primi anni 2000 nell’ampio negozio ‘Edinburgh Mill’ oggi non più esistente, al limitare di Haworth,
La diga con il lago-diga artificiale chiamato ‘Lower Laithes Reservoir’, ormai parte integrante del paesaggio a ridosso della brughiera prospiciente il villaggio di Haworth, fu costruita dalla ditta Morrison e Mason Ltd. tra il 1914 e il 1925. Il costo preventivo era stato valutato quasi 209 mila sterline ma la guerra fece aumentare tale spesa oltre a ritardarne la costruzione, per cui si arrivò a versare quasi il triplo di questa cifra.
A Haworth le strade hanno nomi raggruppati a seconda di ben precise tematiche: ci sono quelle riferite agli alberi e alle piante, ai colori, ai fiumi, agli uccelli, ai nomi di ragazze, alla regina Vittoria e ai reali dell’Ottocento, agli eventi storici e a personaggi famosi. Alla famiglia Brontë sono intitolate in tutto sette strade: Ann’s Street (probabilmente dedicata ad Anne Brontë), Branwell Drive, Brontë Street, Emily Street, Heath – cliff, Jane Street e Shirley Street.
Maddalena De Leo
[1] Il Domesday Book è un manoscritto medievale che raccoglie un censimento dell’ Inghilterra commissionato nel dicembre 1085 da Guglielmo il Conquistatore.
Per sapere di più sul villaggio dello Yorkshire dove sono nate e vissute le sorelle Brontë leggete anche: Curiosità brontëane: leggende a Haworth- Articolo a cura di Maddalena De Leo.