Nel 2001 mi capitò di leggere il romanzo Here on Earth scritto dall’autrice americana Alice Hoffman, all’epoca forse poco conosciuta ma oggi, a quanto pare, prolifica e conosciuta autrice. Lo ricordo ancora come uno dei libri peggiori che abbia letto in vita mia e ciò è confermato dalla recensione che ne scrissi all’epoca e che qui riporto:
La stesura di Here on Earth, si dice nella presentazione, è stata ispirata dal Wuthering Heights di Emily Brontë. Onestamente non ho mai letto in vita mia qualcosa di più abietto e volgarmente rifatto sulla falsariga di un romanzo famoso. Definire Here on Earth un libro-spazzatura è addirittura un elogio che, purtroppo, la sua autrice non merita, avendo manipolato a proprio piacimento e con presunzione le linee strutturali del noto romanzo brontëano. Dall’inizio alla fine tutti i particolari combaciano alla perfezione, i personaggi sono praticamente gli stessi con il loro intrico di parentele ed addirittura anche le iniziali di alcuni nomi rimangono identiche (vedi Hollis per Heathcliff e Hank per Hareton), come se il lettore, anche il più sprovveduto, non riuscisse a collegare la fonte primaria di tale trama. L’unica importante diversità, quella che consente alla Hoffmann una ristesura plagiata e volgarmente modernizzata di Wuthering Heights è l’ambientazione americana dello sfondo e la non-morte di Catherine, divenuta ora una sin troppo remissiva March, in contrapposizione a quella Nelly Dean (Judith Dale), che serve da spunto allo svolgimento della nuova trama. Le variazioni sul tema e le speculazioni sulla vita antecedente di questo personaggio sono poi tutte una fantasia dell’autrice americana.
Delle tre parti in cui questo romanzo si articola, quella più odiosa è proprio la prima, che considero un vero e proprio calco letterario, mentre la seconda e la terza appaiono migliori solo perché si staccano un po’ dal percorso originario del romanzo brontëano, anche se le implicazioni rimangono sostanzialmente le stesse. Addirittura leggendo i vari capitoli mi sono spesso chiesta come abbia osato questa Hoffmann, che fra l’altro risulta essere in patria una scrittrice di romanzi popolari, arrivare a tal punto! Riflettendoci bene, anche il titolo sembra una velata caricatura del significato più profondo di Wuthering Heights!
In tutta franchezza, mi guardo bene dal consigliarne la lettura a chiunque: sarebbe solo tempo perso!
Maddalena De Leo