In questo giorno speciale dedicato a Charlotte Brontë, nell’anniversario della sua nascita, ci piacerebbe raccontarvi un’esperienza di viaggio che ci ha condotte sui suoi passi proprio di recente. Durante il nostro viaggio bronteano dell’anno scorso ci siamo spinte fino a Stone Gappe, a Lothersdale, un posto che è strettamente legato a Charlotte. Le nostre meravigliose guide, Johnnie Briggs e Leri Morgan, hanno organizzato per noi una rigenerante passeggiata non lontano da Haworth, sui passi di una giovane Charlotte: Johnnie ha pensato a un itinerario e Leri ci ha accompagnate sul posto.
Stone Gappe a Lothersdale
Lothersdale è un minuscolo villaggio nel distretto del Craven, North Yorkshire, che dista circa dieci miglia da Haworth. Conta circa 200 abitazioni, ma come ogni degno villaggio in Inghilterra non mancano la chiesa, un pub, una scuola, la sala comunale e una clubhouse. Se a Haworth sembra che il tempo si sia fermato, qui davvero si ha l’impressione di essere in una cartolina. Le case della zona non sono collegate ai principali allacci di acqua e gas, e c’è anche poca connessione sia di rete telefonica che di internet. Pacifico e lontano dal caos e dal traffico delle grandi città, questo posto è attraversato dalla Pennine Way.
La nostra passeggiata ci ha condotte per bellissimi campi, su e giù per morbide colline. Abbiamo attraversato ruscelli, ci siamo addentrate tra alberi e sottobosco, e siamo passate tra pecore, mucche e capre che brucavano indisturbate nel verde.
Dalla cima di una collina, armate di binocolo, abbiamo potuto osservare in lontananza Stone Gappe, una casa del diciottesimo secolo che è strettamente legata a Charlotte. Infatti si pensa che sia stata questa abitazione a ispirare Gateshead Hall in Jane Eyre. Come mai? Effettivamente Charlotte Brontë lavorò qui per un certo tempo (dal maggio al luglio 1839) come governante: non fu un’esperienza piacevole, né lavorativamente parlando né come esperienza di vita. La famiglia Sidgwick la trattava con disprezzo: gli adulti la ignoravano, i ragazzi, di cui lei doveva prendersi cura e educare, erano tremendi. Come autrice, Charlotte può facilmente aver sfruttato il senso di solitudine, alienazione, isolamento e irriverenza che deve aver provato nei mesi di lavoro a Stone Gappe, raccontandoli sotto altre forme in Jane Eyre.
Cercando Jane Eyre
Non abbiamo potuto fare a meno di notare che la casa si affaccia sulla vallata dove scorre il fiume Aire. Provate a pronunciare questo nome. Vi suona familiare? Non sappiamo se ci siano collegamenti effettivi tra la permanenza di Charlotte in quest’area in cui scorre un fiume chiamato Aire e il cognome della sua eroina, scritto Eyre, ma che ha la stessa pronuncia. Ma di certo non facciamo fatica a immaginare Charlotte passeggiare nel tempo libero nei dintorni della casa, magari già fantasticando di una certa giovane donna che, nonostante le difficoltà del caso, troverà il suo posto nel mondo e che vivrà la vita che ha scelto.
Serena
Vi abbiamo già presentato le nostre guide? Se volete conoscere meglio Johnnie e Leri vi consigliamo di leggere L’ospite del giorno: Leri Morgan-Wynne, la nostra guida per la brughiera di Haworth e L’ospite del giorno: Johnnie Briggs, Blue Badge Tour Guide.