Durante I nostri numerosi viaggi a Haworth abbiamo conosciuto tante splendide persone. Due delle nostre preferite sono Johnnie Briggs e Leri Morgan-Wynne: le nostre guide. Appassionatissimi e molto professionali, ti fanno sempre sentire benvenuto e accolto. Sia che siate con loro tra i vicoli di Haworth che nella brughiera aperta, desidererete sempre che il vostro tour non finisca mai. Sono preparatissimi, e riescono a trasmettere a chi li ascolta la passione per il loro lavoro. Per noi è stato un piacere intervistarli. Vi proponiamo le loro interviste a turno: cari lettori, vi presentiamo Johnnie Briggs!
Che lavoro fai?
Sono una guida dello Yorkshire, una Blue Badge Tour Guide. Significa che sono un membro dell’ Istituto Guide Turistiche, MITG, ma soprattutto significa che amo lo Yorkshire, e la mia parte preferita è proprio il Brontë Country.
In Inghilterra le guide sono persone che lavorano come liberi professionisti: i migliori si sono formati studiando sodo e hanno superato degli esami per diventare Blue Badge Guide. Io ho una mia piccola impresa: si chiama Brontë Walks, che significa “passeggiate bronteane”. Il nostro motto è: “Brontë Walks- Scopri lo Yorkshire con noi: passeggiate guidate, tour e tanto altro…”
Devo dire che sono molto fortunato: lavoro con diversi colleghi e collaboratori, e Leri è una di loro. Ciascuna di queste persone apporta qualcosa in più a quello che possiamo offrire ai turisti. Sono proprio tutti loro, colleghi, collaboratori, e gli stessi turisti, che mi insegnano ogni volta qualcosa in più sull’essere una buona guida. Non è nel nostro stile sommergere la gente con fiumi di informazioni: vorremmo avere un tocco particolare, e ci piace pensare che in realtà siamo dei bravi narratori. Amiamo anche ascoltare i turisti, condividere esperienze e stabilire delle connessioni tra le nostre vite e quelle delle persone di cui ci stiamo occupando. Credo che una brava guida sia qualcuno in grado di instaurare una buona conversazione con l’altro. Inoltre c’è una cosa meravigliosa riguardo al mio mestiere: non smetti mai di imparare, sei sempre attivamente concentrato sulla storia, sui paesaggi e sui fatti, su tutto ciò che riguarda le vite delle persone: siano esse ordinarie o straordinarie.
Come mai hai scelto di fare la guida come mestiere?
Ho fatto tanti lavori in vita mia e tutti quanti avevano a che fare con il contatto con le persone. Ho lavorato nel settore della Youth Community e in quello dell’Educazione degli Adulti, così come nel campo dell’arte, incoraggiando le persone a esplorare le loro percezioni e se stesse attraverso il teatro, la musica e la fotografia. Ho lavorato in programmi educativi di incoraggiamento allo sviluppo della letteratura per giovani adulti, e ho lavorato e lavoro tuttora nel campo del supporto al lutto. A essere onesti sono diventato una guida quasi per caso, e in conseguenza del luogo in cui vivo. Adoro la storia e la letteratura, e vivere a Haworth mi permetteva di scovare sempre storie e fatti da studiare. Tutto ciò mi ha portato a lavorare come guida, un mestiere che amo profondamente.
Quando hai “incontrato” i Brontë per la prima volta, e chi è il tuo membro preferito della famiglia? Perché?
Tanti anni fa, quando studiavo per laurearmi all’Università di Bredford in Irenologia, trascorrevo molte ore in biblioteca, come tutti i bravi studenti. Tra le letture obbligate dallo studio a volte cercavo qualcosa di diverso, qualche testo di letteratura, storia sociale o poesia. Uno di questi testi mi introdusse alla storia della famiglia Brontë, e ne volli sapere di più. Cercai le loro lettere, e furono proprio queste a rendere “reale” tutta la loro storia, per me. Consiglierei a tutti di leggerle, così come di leggere la storia della famiglia, per inquadrare le vite personali di ciascuno di loro nel nucleo familiare, nell’amore che le circonda e nel contesto storico e sociale dell’epoca. È pazzesco. Il mio preferito, mi chiedete? Come potrei averne uno? Sono tutti eccezionali, con delle storie preziose da trasmettere. Ma confesso di avere un’ammirazione profonda nei riguardi del Reverendo Patrick Brontë, il padre. Perché? Beh, dovrete venire a Haworth e chiedermelo di persona se vorrete saperne di più su questo uomo affatto comune, e sulla sua amata famiglia.
C’è qualche storia Bronteana che ami particolarmente raccontare ai turisti? E qual è il tuo posto Bronteano preferito da mostrare loro? Perché?
Una storia legata ai Brontë che amo particolarmente condividere con i turisti è quella del corteggiamento tra Patrick e Maria; la storia di come si sono conosciuti e di come si è evoluto il loro amore: ci sono alcune lettere d’amore di Maria per Patrick che sono davvero interessanti! Ma ancora più interessante è il fatto che alcune di queste lettere ricompariranno successivamente nella loro storia, molti anni a seguito della morte addirittura di Branwell, Emily e Anne. No, non vi svelerò il segreto: dovrete venire qui a scoprirlo!
Per quanto riguarda il mio posto bronteano preferito… non può non essere la brughiera nei pressi di Haworth. È un paesaggio fondamentale che ha ispirato queste autrici e che si riflette in tutte le loro opere, specialmente nella poesia. E dopo tutto… è nella brughiera che la loro immaginazione selvaggia aveva libero sfogo, è proprio qui che le loro opere venivano plasmate.