Come si iniziò a pensare che non Emily Brontë ma il fratello Branwell potesse essere stato l’autore di Wuthering Heights? Il dubbio fu avanzato per la prima volta nel 1867 quando nel numero di giugno dell’Halifax Guardian, periodico allora famoso nello Yorkshire e diffuso nella zona in cui i Brontë avevano vissuto, lo scrittore e poeta William Dearden, vantandosi di aver conosciuto Branwell Brontë all’inizio degli anni ’40, pubblicò un articolo dal titolo ‘Who wrote Wuthering Heights?’ in cui riferiva di essersi intrattenuto una sera d’estate del 1842 con Branwell e il suo amico scultore Joseph Leyland in un pub nelle vicinanze di Haworth.
Un mese prima i due poeti avevano pensato di sfidarsi per diletto producendo ambedue entro breve tempo una composizione in versi che riguardasse un episodio precedente l’epoca del Diluvio Universale. Un mese dopo una volta giunto all’appuntamento, Branwell però si rese conto casualmente di aver portato con sé un manoscritto sbagliato e non il poema che aveva scritto appositamente per quella serata. Secondo Dearden il brano in prosa esibito dal giovane Brontë riproduceva invece ‘in nuce’ i personaggi e le scene di quel Wuthering Heights che era stato ‘presuntuosamente’ poi attribuito da Charlotte Brontë alla penna della sorella Emily.
Secondo l’autore dell’articolo in questione, scritto fra l’altro dopo più di un quarto di secolo dall’accaduto e dopo la morte del reverendo Brontë, era impossibile che una ragazza timida, asociale e soprattutto senza alcuna esperienza del mondo avesse concepito un personaggio così ‘disgustoso’ quale Heathcliff. Dearden comunque
https://en.wikipedia.org/wiki/Wuthering_Heights
nell’articolo instillò solo il dubbio nei lettori senza però giungere a vere e proprie conclusioni, sapendo bene che la propria teoria non poteva essere suffragata da prove certe già alla fine degli anni sessanta dell’Ottocento ma insistendo nel dire che quanto udì quella sera del 1842 in lettura da quel manoscritto era un prototipo del personaggio di Heathcliff.
Da quel momento in poi per gran parte del secolo successivo si ebbero periodicamente dei sostenitori della teoria secondo cui il vero autore di Wuthering Heights sarebbe stato Branwell Brontë. E ciò a partire da quanto scritto nel memoriale di Francis Grundy, altro suo amico, per giungere al tentativo biografico di Alice Law che ridicolamente negli anni venti del Novecento ancora sosteneva, suffragando enfaticamente la propria teoria con prove poco credibili e ipotesi ormai superate, che il romanzo potesse essere stato scritto da Branwell. E ancora in tempi moderni anche Daphne du Maurier si poneva negli anni ’60 gli stessi interrogativi nella sua biografia romanzata di Branwell mentre addirittura all’inizio di questo nostro secolo un certo Chris Firth con il suo Branwell Brontë Barber’s Tale: Who wrote Wuthering Heights?’ nel 2004 non ha trovato di meglio che speculare sull’argomento mettendo nuovamente in dubbio la paternità del grande romanzo.
MADDALENA DE LEO