La cucina, come la vediamo oggi al Brontë Parsonage Museum, non è com’era ai tempi dei Brontë. Infatti quando nel 1861, a seguito della morte del Reverendo Patrick Brontë, il Reverendo John Wade si stabilì nella canonica, fece fare diverse modifiche alla struttura. La cucina è la stanza che, più di tutte, ha subito cambiamenti: la vecchia cucina divenne un vano di comunicazione con la nuova sala da pranzo del Reverendo Wade; la parte posteriore, in cui si svolgevano i lavori più pesanti ai tempi dei Brontë venne distrutta, per far spazio a una più ampia estensione; anche la finestra che si affacciava sulla brughiera risentì di queste modifiche, e il vecchio forno venne rimosso.
Nonostante tutto, visitando il Parsonage oggi, si possono ancora osservare utensili da cucina, mobilio e porcellane appartenute ai Brontë; ed è stato anche aggiunto un forno dell’epoca per ricreare un ambiente quanto più simile a quello di un tempo.
La cucina era la stanza più calda della casa, e da bambini, i Brontë trascorrevano ore intorno al fuoco ad ascoltare gli oscuri racconti e canti tradizionali dello Yorkshire da Tabby. Charlotte, Emily e Anne, inoltre, che si presupponeva dessero una mano nella gestione della casa, raccontarono spesso in lettere, diari e missive, di episodi di vita quotidiana in cucina. Infine nel 1842, dopo la morte di zia Branwell, la stessa Emily assunse il ruolo di governante: tra le sue mansioni, oltre all’aiuto in cucina, c’era quella di fare il pane.
Serena
Davvero emozionante e suggestivo . Grazie !
Emozioni e suggestioni che ci giovano tanto in questo momento difficile.