La sala da pranzo è una delle nostre stanze preferite all’interno del Brontë Parsonage Museum. E’ la stanza dove le sorelle Brontë trascorrevano intere serate a scrivere e parlare dei loro romanzi, camminando proprio attorno a quel tavolo in cerca di ispirazione e nuove idee. Ancora oggi riusciamo ad immaginarle: Emily, Charlotte e Anne, in piedi fino alle undici di sera a discutere dei loro progetti e delle loro idee sotto la luce fioca di lampade e candele.

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La sala da pranzo si trova a sinistra dell’entrata principale, ed è sempre stata lì (sebbene fosse più piccola prima che Charlotte la facesse ristrutturare, nel 1850). Elizabeth Gaskell racconta che il colore predominante all’interno della stanza era il “cremisi”; si pensa però che un tempo le pareti fossero grige, e che il colore fosse poi stato fatto cambiare dalla stessa Charlotte. La sala da pranzo del Parsonage è così ben organizzata e il mobilio così ben sistemato, che non è difficile immaginare gli scrittoi, le scatole, i fogli delle tre sorelle in giro per la stanza.

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Il tavolo in mogano e le sedie posizionate al centro della sala, sono i pezzi originali appartenuti alla famiglia Brontë. Furono venduti all’asta nel 1861, dopo la morte del Reverendo, per poi tornare al Parsonage solo novant’anni dopo. Sulla superficie del tavolo, ancora oggi è visibile una piccola “E” che si pensa fosse stata incisa da Emily; questo ci riporta alla memoria il capitolo III di Cime Tempestose, e i nomi Catherine Earnshaw, Catherine Heathcliff, Catherine Linton, scolpiti nel legno. Ma c’è un altro pezzo autentico che parla di Emily, e che è difficile guardare senza venire improvvisamente sopraffatti dalla tristezza: il piccolo divano su cui si è spenta.

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Dopo la morte delle sorelle, la stanza si era riempita di ricordi per Charlotte, alcuni belli e alcuni amari. Nonostante tutto però, la sera, non riusciva a fare a meno di vagare su e giù per la sala da pranzo in solitudine, forse ripensando al passato o cercando ancora un po’ di ispirazione… perché dopotutto, era proprio lì dentro che il sogno delle sorelle Brontë era diventato realtà. Se solo quelle mura potessero parlare, ci racconterebbero una storia di amore, forza, determinazione, “con il coraggio di andare avanti”, nonostante tutta la tristezza e le difficoltà della vita.