Al momento della sua uscita nel 1847, Cime Tempestose non raccolse il successo sperato e fu oggetto di critiche accanite perché molto lontano dai rigidi canoni imposti dalla morale vittoriana. Nonostante questo però, l’unico romanzo scritto da Emily Brontë si è rivelato nel tempo un capolavoro assoluto della letteratura inglese, sopravvivendo di epoca in epoca, di lettore in lettore, di edizione in edizione, dimostrandosi estremamente moderno e capace di adattarsi alla società attuale e ai nuovi media in modo sorprendente. Il cinema, la radio, la televisione, ci hanno raccontato la storia di Catherine ed Heathcliff in tanti modi e forme diverse, contribuendo alla diffusione del romanzo attraverso adattamenti più o meno memorabili e soddisfacenti.
Ma non è solo così che Cime Tempestose continua a farsi strada nell’immaginario collettivo. Diversi sono infatti gli esempi di intertestualità che vedono quest’opera intrecciarsi ai romanzi del nostro secolo, e continuare il suo meraviglioso viaggio nel tempo. Abbiamo avuto modo di analizzare in prima persona proprio uno di questi esempi, facendo noi parte di quella generazione di ragazze e ragazzi che hanno letto e collezionato tutti e quattro i volumi della famosa saga “vampiresca” di Stephenie Meyer, Twilight. In Eclipse, terzo capitolo della celebre tetralogia, la protagonista Bella Swan è tormentata dai sentimenti che prova per due ragazzi molto diversi: Edward e Jacob; trattandosi di una saga fantasy, l’elemento principale su cui si articola la vicenda e che contraddistingue i due personaggi ponendoli ad estremi inconciliabili, è la loro natura rispettivamente di vampiro e licantropo. I sentimenti della ragazza sono confusi tra l’affetto tenero e rassicurante che prova per Jacob, e la pericolosa ed incerta passione che c’è tra lei e Edward. La scelta tra l’uno e l’altro comporterebbe per Bella tutta una serie di conseguenze legate a due prospettive di vita completamente diverse e all’entrata in “gruppi” (quello dei vampiri e quello dei licantropi) opposti e nemici tra loro.
Stephanie Meyer associa nello specifico, il personaggio di Edward a quello di Heathcliff, e Jacob a quello di Linton. Lo fa attraverso Bella che, raccogliendo una copia di Cime Tempestose sul pavimento della stanza dove Edward aveva letto la notte prima, legge le parole di Heathcliff e capisce cosa prova il vampiro nei confronti del suo rivale in amore Jacob:
“Ecco la differenza dei nostri sentimenti: se lui fosse stato al posto mio e io al suo, l’avrei odiato di un odio che mi avrebbe avvelenata la vita come fiele, pure non avrei mai levato una mano contro di lui. Mostrati incredula quanto ti pare e piace! Io non l’avrei mai privato della compagnia di Catherine finchè ella avesse mostrato di desiderare la sua. Non appena tale desiderio fosse cessato, gli avrei strappato il cuore e bevuto il sangue. Ma prima d’allora… oh! Tu mi conosci… prima d’allora sarei morto goccia a goccia, piuttosto che torcergli un capello!”.
E’ così che l’intreccio tra i due romanzi diventa ancora più profondo, e l’indecisione di Bella diventa l’indecisione di Catherine Earnshaw tra Edgar Linton ed Heathcliff: anche in questo caso due uomini opposti nei modi e di diversa estrazione sociale, che offrono alla protagonista due diversi tipi di amore ma soprattutto diverse prospettive di vita.